Quando non ti aspetti un Dx
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Icom 202e
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L’apparato
Da alcuni anni possiedo un, non bellissimo e non messo bene, Icom 202e un apparato, almeno per me, da sogno. Quando ero IW, negli anni 70, non me lo potevo permettere, per me era irraggiungibile. Adesso mi sono preso un po la rivincita e me ne sono comprato uno anche se ha i suoi acciacchi! Amo lo stile di questo apparato, dall’aspetto militare, ma anche un po Star Wars o attrezzatura del Batman anni 90. Mi piace soprattutto per la sua semplicitá operativa, pochi controlli, poche manopole, un apparato dalla ricezione silenziosa e piacevole.
L'altro apparato dei miei sogni é il Mixuho MX2, ma si tratta di un apparato per collezionisti che io non mi posso permettere nemmeno ora.
Fra l’altro ha la ruzzola ossia il VXO. La chiamo ruzzola perché per noi piloti militari un po vintage l’ADF, cioé il ricevitore NDB, aveva su alcune macchine vecchiotte la sintonia con la manopola e il nottolino, invece di quella con le cifre, molto piú moderna!
L’ho modificato inserendo al suo interno una moderna batteria Lipo a 4 celle, ma a causa della sua tensione un po elevata ne ho ridotto il valore tramite dei diodi.
Trovate qui la spiegazione:
http://in3aqk.blogspot.com/2020/11/chiesa-di-s-ippolito-altitudine-700-mt.html
https://in3aqk.blogspot.com/2018/08/lipo-4s-e-apparati-radio.html
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Tester per batterie
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Volevo verificare la durata della batteria nel caso di una attivitá tipo contest e quella dello IAC era una buona soluzione.
Come vedete dalla foto utilizzo un tester per batterie per vedere cella per cella i valori di tensione e rilevare quando sono scariche. Le batterie Lipo non sopportano maltrattamenti fra cui una scarica troppo profonda, il tester é indispensabile dato che il 202 non sa cosa gli ho collegato sulla schiena. In portatile uso un allarme per aeromodellismo con un cicalino molto forte. Non ha senso costruire un sensore integrato di bassa tensione per un apparato vintage.
L’Idea geniale
Il primo martedì di ogni mese si svolge il contest serale vhf Italian Activity Contest IAC, per fortuna molto frequentato anche nella mia zona, confinata nelle remote valli delle alpi.
Quale opportunitá migliore di quella di partecipare allo IAC con il 202e, inauguro quindi il mio personalissimo QRP VHF Vintage Contest, che in realtá non esiste. Lo pubblicizzo anche sui social e sui forum di settore nel formato Flash Mob (vedere wikipedia) il giorno prima dell'evento, magari qualcuno vuole partecipare a questa piccola sfida. Mi rendo disponibile a pubblicare il log dei partecipanti, ma non dico forse la parola magica: Diploma.
https://in3aqk.blogspot.com/2021/10/flash-mob-vintage-vhf.html
Si tutti hanno bisogno di un traguardo, che a me non interessa.
Ovviamente ricevo i soliti like e nessuno si fa avanti, tutti sono intenti a fare i punti ed i chilometri, io preferisco operare in modo piú lento e per me sostenibile. Il mio contest, non ha regole, basta accendere un apparato vintage e partecipare allo IAC, anche per un solo qso e poi proseguire con la radio grossa e con il touch screen.
In QRP
Da anni opero in QRP, la modalitá che preferisco da sempre. Io per QRP intendo una modalitá operativa, un modo di essere radioamatore, non un livello di potenza. Intendo quindi una buona attrezzatura, economica, semplice ma ottimizzata per il massimo rendimento, per il risultato e adatta allo scopo. Una filosofia operativa che prevede anche di partecipare ai vari eventi, contest o attivazioni in modo rilassato e appagante.
QRP, non voglio negarlo, é sinonimo di bassa potenza e quindi di riflesso è piú difficile operare, se non si adottano accorgimenti opportuni. Per quanto possiamo ottimizzare la nostra attrezzatura comunque il nostro corrispondente ci riceverá diversi punti S piú in basso delle stazioni tradizionali; spesso è lui che ci fa un favore e che dimostra delle buone capacitá operative e una buona attrezzatura.
Questo dobbiamo sempre ricordarlo, non siamo arroganti perché operiamo in QRP, io ringrazio sempre il corrispondente per la sua capacitá e pazienza, e se non ci riesco durante il QSO lo faccio via email.
In fondo é anche merito suo se io posso trasmettere con una manciata di componenti da un remoto boschetto delle Dolomiti.
A dispetto di quello che si crede, specialmente in HF le stazioni QRP portatili sono piú performanti delle stazioni QRO al netto della potenza inferiore. Ormai molti apparati QRP sono dei veri gioielli e le antenne che usiamo sul campo sono ottime e spesso migliori di quelle di casa. Ad esempio è normale fare delle attivazioni con antenne full size, come la End Feed sulle bande basse, sicuramente migliore di quella di casa.
Per le VHF spesso non è così, in quanto in portatile normalmente si hanno antenne corte e leggere. Ci sono comunque operatori molto esperti che riescono a costruire dei mostri performanti che stanno nel taschino!
L’Icom 202e ha solo 2 watt e quindi sará dura sia per me che per gli altri, ma voglio partecipare al mio contest assolutamente in queste condizioni.
Come é andata a finire
Premetto per gli operatori abituati a grandi QRB e a un QSO al minuto che io vivo praticamente a Merano, 300 metri di quota circa, JN56OO. Non ho alcuna direzione aperta, attorno ho delle cime alte dai 2500 ai 3200 metri. Verso Sud ho gli unici 50 km liberi in direzione 180 gradi, ma poi inesorabilmente la valle cambia direzione. Mi fanno quindi sorridere quelli che fanno gli studi di copertura con i vari software, io ho provato e la mia portata prevista in 144 Mhz é di circa 14 km. Io peró, come molti miei corregionali, sono ignorante e me ne frego, ottengo comunque, almeno in QRO, QRB sui 200-300 km con regolaritá fruttando le riflessioni, la propagazione e la persistenza.
La persistenza è un tipo di propagazione che si sfrutta con molta pazienza, dedizione e capacitá operativa.
Inizia lo IAC, batterie cariche, ICOM 202e operativo e VKPortalog sul cellulare pronto. Di solito uso altri software per il log, oppure la carta e la penna. In questo caso voglio anche provare questo ottimo logger. La prima mezz'ora di contest decido di farla dal balcone di casa utilizzando lo stilo del 202, per vedere quanto collegamenti riesco a fare. Nel giro di pochi minuti faccio 3 QSO con un QRB massimo di 20 km. Lo stilo é una verticale ¼ d’onda e quindi sono giá molto contento dei miei 20 km.
Entro in casa e collego l’apparato alla mia antenna fissa, un DK7ZB bibanda 5+8 elementi su rotore. Inizio la seconda parte dello IAC, quella in postazione fissa ma sempre con alimentazione a batteria e 2 watt. Il power meter Kenwood arriva a malapena ad indicare 1 Watt, se attivo la funzione PEP, ho la bellezza di 2,2 watt di picco.
Tutta la potenza che genero arriva all’antenna, ho solo 8 metri di cavo fino alla direttiva. Il cavo é un vecchio RG213 che ho giuntato 2 volte e gli ultimi 3 metri sono giuntati su un’altro cavo di cui non ricordo il modello. Le giunte sono fatte a regola d’arte con stagno, saldatore, piattina di rame, pazienza e manualitá. No barilotti o connettori.
Faccio lentamente altri QSO con gli ormai noti frequentatori locali dello IAC, il 202 funziona molto bene, scansionare la banda é un divertimento con la ruzzola. Con mano ferma riesco a centrare il corrispondente ed ad essere isoonda. Ho appena tarato il VXO con il frequenzimetro ed anche il clarifier, mi sembra di essere abbastanza allineato, solo Ivo si é lamentato un po, forse perché l’apparato non era bello caldo.
Trovo alcune stazioni lontane in pianura in zona I3, IV3 e I4 e I5, ma non riesco a collegarle! Aspetto di arrivare verso l’ultima ora del contest quando le stazioni sono piú tranquille, un po svogliate e si sono sfogati tutti i possibili corrispondenti. Durante la mia ricerca incontro gli operatori locali che cercano di lavorarle con potenza QRO, anche loro hanno notevoli difficoltá.
Uno dei problemi che si verifica spesso dalle nostre parti è che noi sentiamo solo la stazione e non tutti quelli che in pianura stanno provando a fare il QSO con loro. Dobbiamo quindi sperare di avere il tempismo giusto e piazzare la chiamata quando si suppone siano libere. La situazione si aggrava quando, specialmente durante lo IAC, molte stazioni fanno la ruota con gli amici; noi IN3 nel frattempo siamo li con le orecchie tirate al massimo, cuffie ecc, che speriamo in un attimo di Bianco e di cortesia per poter fare i punti, ma anche dare dei punti!
Alcune frequenze raggruppano anche 5 stazioni nello stesso locatore, per noi IN3 é quasi impossibile penetrare questa situazione e lavorarle tutte, perché fanno passaggi lunghissimi. Mi segno la posizione del VXO per ogni stazione e provo con costanza ritornando indietro a chiamare sperando nella propagazione, la cortesia e magari un aereo che passa.
Da quasi 2 ore sto puntano un gruppo di stazioni tutte nello stesso locatore ma niente! Ma ad un certo punto il miracolo, finalmente mi rispondono, mi sentono bassissimo ma copiano tutti i miei dati in due passaggi. I loro dati non mi servono, sono 2 ore che me li sono segnati sul foglietto, 92 é la tacca del VXO.
Gli spiego che ho 2 watt e fanno fatica a credermi! Questo é l’ultimo QSO della serata, missione compiuta, la batteria Lipo é scesa al 82% dopo 3 ore di radio accesa. Prova superata! Sotto potete vedere la mappa dei QSO!
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Il mio DX
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Concludendo
Le lampadine da 2 watt sono quelle dei lumini dei cimiteri e quelle che colleghiamo alla dinamo della bicicletta! 2 Watt di radiofrequenza sono molto pochi, quindi complimenti alle stazioni che mi hanno sentito ed hanno avuto la cortesia di rispondermi.
Nelle competizioni come lo Iac o i normali contest non tutti gareggiano ad armi pari. Chi vive in certe parti d’Italia é enormemente avvantaggiato. Io quindi gareggio solo contro me stesso stabilendo volta per volta un obiettivo sostenibile e cercando il miglioramento.
Operare in VHF ed SSB, anche in QRP, é molto economico. La mia esperienza dimostra che basta un investimento ridicolo per divertirsi, un investimento inferiore a quello di molti apparati VHF FM o digitali che spesso rimangono spenti nel cassetto.
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Dove sono arrivato
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73 de IN3AQK